Con il Decreto Legislativo del 30 Dicembre 2023, recante disposizioni in materia di contenzioso tributario, è stata introdotta un’interessantissima opportunità per tutti coloro che hanno liti pendenti nel grado di Cassazione contro l’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
Invero in un’ ottica di deflazionionamento del contenzioso tributario, il decreto legislativo anzidetto ha introdotto all’art 48 del D.lgs 546/1992 il comma 4 bis, il quale prevede che le norme sulla conciliazione giudiziale, previste prima solo per il primo e secondo grado, si applicano anche alle controversie davanti alla Suprema Corte di Cassazione;
In sostanza, ora è possibile, con decorrenza dal 1 Gennaio 2024, stringere un accordo conciliativo con l’Agenzia delle Entrate che determina, se accettato da tutte le parti in causa, l’estinzione del giudizio pendente in Cassazione, una riduzione dell’imposta e degli interessi nella misura in cui si trova l’accordo nonché riduzione fissa delle sanzioni inflitte del 40%;
Inoltre, l’importo finale dovuto all’esito della conciliazione può essere rateizzato in 8 rate per importi inferiori a 50.000 euro, mentre fino a 16 rate per importi superiori;
Il compenso richiesto per l’attività che verrà posta in essere nel Vostro interesse ammonta ad euro 1.500 e comprende le attività di formulazione dell’istanza di conciliazione, il suo deposito e trattazione con la controparte nonché la presentazione dell’istanza di sospensione dell’esecuzione della sentenza di 2 grado quando qualora questa avesse avuto esito negativo nei Suoi confronti.
Il cittadino che fosse intenzionato ad usufruire della conciliazione giudiziale delle liti pendenti tributarie, in modo da chiudere definitivamente vertenze con l’Agenzia delle Entrate e Riscossione, può prendere contatti con lo Studio Legale Pirro, al fine della presentazione della proposta conciliativa.
Decreto Legislativo del 30 Dicembre 2023: un’interessantissima opportunità
Studio legale Tributario Pirro Milano
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