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Reati contro l’ambiente. Legge n. 68 del 22 maggio 2015 e del Titolo VI-bis del Codice penale

Con la pubblicazione della legge n. 68 del 22 maggio 2015 , sono state introdotte importanti novità per quanto riguarda la tutela dell’ambiente. In particolare, è stato aggiunto un nuovo Titolo VI-bis al Codice penale, dedicato esclusivamente ai reati contro l’ambiente.

Questa nuova sezione del Codice penale prevede l’introduzione di diverse fattispecie di reato, che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti. Tra i nuovi reati previsti, troviamo:

  • l’inquinamento ambientale
  • il disastro ambientale
  • il traffico e l’abbandono di materiale radioattivo
  • l’impedimento di controllo e infine
  • l’omessa bonifica

L’inquinamento ambientale è definito come l’introduzione nell’ambiente di sostanze o agenti in grado di provocare danni alla salute dell’uomo, alla flora o alla fauna. Il disastro ambientale, invece, è caratterizzato dalla presenza di un evento che provoca gravi danni all’ambiente, come ad esempio un incidente industriale o un’emergenza ambientale.

Il traffico e l’abbandono di materiale radioattivo sono reati che riguardano il trasporto e la gestione di sostanze radioattive, e prevedono sanzioni particolarmente severe per coloro che li commettono.

L’impedimento di controllo, invece, consiste nell’ostacolare o impedire l’attività di controllo degli organi preposti alla tutela dell’ambiente.

Infine, l’omessa bonifica è il reato che prevede sanzioni per coloro che non procedono alla bonifica di un sito contaminato, ovvero alla rimozione delle sostanze pericolose presenti nell’ambiente.

L’aggiunta di queste nuove fattispecie di reato rappresenta un importante passo avanti nella tutela dell’ambiente e nella lotta contro i reati ambientali. La legge n. 68 del 22 maggio 2015 ha infatti introdotto sanzioni particolarmente severe per chi commette queste violazioni, al fine di prevenire danni irreparabili all’ambiente e alle persone.

In conclusione, la pubblicazione della legge n. 68 del 22 maggio 2015 e l’introduzione del Titolo VI-bis nel Codice penale rappresentano un importante progresso nella tutela dell’ambiente e nella lotta contro i reati ambientali. Grazie a queste nuove norme, è stato possibile ampliare il catalogo dei reati contro l’ambiente, garantendo una maggiore protezione per il nostro pianeta e per la salute delle persone.

L’omissione di bonifica, l’impedimento di controllo, il traffico e l’abbandono di materiali radioattivi, il disastro e l’inquinamento ambientale sono solo alcune delle nuove fattispecie di reato che sono state introdotte, al fine di prevenire danni irreparabili all’ambiente e alle persone.

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